Due Passi Oltre il Limite - Il Nuovo Assetto Urbano Parte 1

IL NUOVO ASSETTO URBANO (Ossia il mio Mondo utopico)

Quel mattino ero con Pino e Teresa, inviati speciali di importanti quotidiani italiani, assieme ad altri giornalisti italiani e stranieri. Ci dirigevamo in treno verso Manfredonia nel Gargano dove eravamo convocati per una conferenza stampa coi dirigenti del “Nuovo Sistema”.
L'immensa costruzione terminata ormai da una alcuni anni non cessava di destare meraviglia in tutto il mondo.
Era la prima conferenza stampa nazionale e internazionale accordata dai dirigenti dopo la sua creazione.
L'ansia di sapere era pienamente condivisa tra tutti.
Scendemmo dal treno a Foggia e ci dirigemmo in pulman verso Manfredonia. Durante il percorso non potemmo fare a meno di constatare lo sviluppo enorme a cui era sottoposta quella zona, che in precedenza era piuttosto desolata.
La colossale opera aveva contribuito a creare in quel settore una fiorente prosperità dovuta sia alla partecipazione ai lavori di costruzione, che allo sviluppo turistico attirato da ogni parte per la curiosità di vedere la meravigliosa realizzazione della tecnologia urbanistica.
Arrivati a Manfredonia vi era ad attenderci una delegazione del “ Nuovo Sistema”, tra i quali il vice amministratore Franco, capo provincia nel “Centro”.
Dopo i saluti e le presentazioni di rito ci dirigemmo tutti in pullman verso il monte Sant'Angelo per arrivare poco dopo ai piedi di un edificio dal quale partiva una lunga linea a doppio binario che da terra andava via via alzandosi gradatamente fino a raggiungere la fiancata del “ Grande Centro” che emergeva in una spettacolare visione profilandosi all'orizzonte.
Quello in cui ci trovavamo era un fabbricato adibito ad uffici, deposito agricolo e laboratori di ricerca scientifica sui prodotti agricoli, ma fungeva anche da stazione di arrivo e partenza per merci e passeggeri.
“Dovete sapere”, spiegò Franco, “che la costruzione nella quale viviamo per ora, in poco più di centomila ha la forma di un enorme cilindro la cui sommità, di circa quattrocento cinquanta metri è ricoperta da pannelli solari che a loro volta sono predisposti in modo da raccogliere le acque piovane da utilizzare per i bassi servizi.
L'Edificio è attorniato da una zona boschiva dove si ama passeggiare e svagarsi. Al dilà di questa, vi è un' ampia zona circolare agricola per la coltivazione intensiva atta a garantire l' autosufficienza alimentare.
Dal Centro, cioè, dalla costruzione centrale, partono otto linee sopraelevate come quella che abbiamo di fronte che dalla fiancata dell' edificio scendono fino a terra raggiungendo ogn' una un capolinea come questo, i capolinea sono a loro volta collegati tra loro da una via circolare a terra.
I raccolti della terra vengono provvisoriamente stoccati nei depositi costruiti ad ogni capolinea in attesa di essere avviati alla “ Centrale” .
Il nucleo centrale, cioè, il vero e proprio abitato, è costituito da cento quaranta piani, in ogn' uno dei quali alloggiano circa mille persone.
Ogni piano à programmato per la quasi autosufficienza. Alloggi, uffici, mense, ricreazioni, scuole e lavoro. Solo l'industria più pesante o quella più rumorosa, occupa i piani inferiori se non quelli interrati.
I cinque vagoncini elettrici su cui avevamo preso tutti posto, filavano silenziosi verso la fiancata del “ Centro”, la cui dimensione non cessava di stupirci.
Giunti accanto alla parete, una porta si aprì automaticamente per lasciare entrare i veicoli che si fermarono poco dopo in una piccola stazioncina dov'eravamo attesi da altri membri del “ Nuovo Sistema” venuti per accoglierci e ad invitarci nella sala udienze.
Salimmo su altri veicoli parcheggiati nella stazioncina atti a contenere un massimo di sei persone in ognuno. Pino, invitato da Franco si installò al posto di guida di uno dei veicoli al fianco di Teresa, Lesse tra i vari pulsanti fissati sul quadrante e, consigliato da Franco, premette quello indicante “ Sala Conferenze ” N° 6. Il vagoncino si mise in marcia nell'apposita corsia a velocità ridotta, quindi, sempre consigliato da Franco che si era seduto dietro, schiacciò il pulsante della velocità media regolando l'andatura con quello degli altri che lo precedevano. “ Non è difficile guidare queste macchine” disse Pino rivolgendosi a Teresa, “ che tene pare? Una volta fissata la direzione e la velocità fanno tutto da soli “ “ Infatti”, ribattè Franco, “ si ferma o rallenta se la traiettoria non è libera, mentre il suo funzionamento non provoca né rumore né inquinamento”.
Mentre i veicoli avanzavano silenziosi sulle vie pulite e ben illuminate , Teresa si voltò verso Franco per chiedergli: “ Ho notato da alcuni veicoli incontrati che la gente usa portare strane uniformi tutte uguali con la sola distinzione tra i due sessi”. “ Vede “ rispose Franco, “ qui vi sono tra l'altro laboratori il cui compito è essenzialmente quello di studiare il problema dell'abbigliamento .Essi analizzano e creano stoffe e modelli comodi e pratici differenziati solo tra quelli maschili e femminili per soddisfare al meglio le esigenze della popolazione, sia per gli indumenti da lavoro che per quelli per lo svago o lo sport. I ritrovati di tali studi vengono esposti una volta ogni quattro anni al pubblico, il quale, tramite votazione, sceglie i modelli da indossare durante i prossimi quattro anni. “ Ma come si riconoscono le persone appartenente alle diverse posizioni ? “ chiese Pino,” “dallo stemma che portano al petto” rispose Franco, “In esso è raffigurato il nome di ogni uno, il mestiere che esercita, la posizione sociale di appartenenza, la sezione in cui abita e il gruppo sanguigno”.
Arrivati, scendemmo dai veicoli ed entrammo tutti in una sala, non tanto grande ma arredata con gusto e dotata da modernissime apparecchiature di registrazione e di proiezione .
In attesa dell'Amministratore, che non si fece comunque attendere a lungo ci recammo tutti al servizio bar della sala. Arrivato l'Amministratore, ci furano le presentazioni, si fece servire da bere egli stesso, infine ci accomodammo tutti a sedere attorno ad un ampio tavolo rotondo mentre l'Amministratore con fare cordiale iniziò a parlare:
“Gentili amici, vi do anzitutto il benvenuto tra noi, ho il piacere di presiedere questa prima conferenza stampa e spero che d'ora in poi avremo altre occasioni di riunirci, di discutere insieme e di mostrarvi i vantaggi morali e materiali ottenuti dalla nostra comunità. Cercherò anzitutto di spiegarvi la struttura del nostro Sistema, oltre alle sue funzioni e ai suoi risultati, alla fine del mio esposto, potrete fare tutte le domande che desiderate. Potrete poi visitare voi stessi ogni luogo del nostro piccolo “paese”, e se vi farà piacere, potremo farvi accompagnare da persone che vi spiegheranno quanto desiderate sapere ed entrare in contatto con la nostra comunità. Infine tirerete voi stessi le conclusioni.
Il nostro Sistema governativo e organizzativo non è basato su nessuna ideologia politica particolare. Presupponendo che in ogn' una di quelle esistenti vi sia del buono e del meno buono. Si è dunque cercato di scegliere il meglio in ogn' una al fine di ottenere dall'esistenza le cose fondamentali che consentano un lieto vivere, quali la certezza di una protezione per tutta la vita senza problemi di disoccupazione, di mancanza di danaro, di alloggio, di assistenza sanitaria. Tutto ciò, nel rispetto dell'ambiente, degli esseri viventi e delle cose, privilegiando un progresso controllato e la giustizia su ogni altra forma di libertarietà pericolosamente incontrollata, giustizia, senza la quale è impossibile vivere sereni.
Dunque, come dicevo, nella edificazione del nostro “ Sistema” si è tenuto conto in modo particolare della salvaguardia ambientale nella difesa dell'ambiente, della natura, e della qualità della vita per l' intera collettività. Per queste ragioni si è preferito concentrare in un grande agglomerato di persone, una unica e imponente struttura presso' che autosufficiente spece nel garantire l'idoneità e l'autosufficienza alimentare, con l'eccezione di qualche scambio con l'esterno dei nostri prodotti in eccesso.
La costruzione di una città in un solo blocco anziché sparsa su chilometri e chilometri di terreno,costituisce, non solo un freno al deturpamento ambientale, ma evita gli spostamenti quotidiani di massa per recarsi al lavoro o per fare acquisti, con gli stressanti ingorghi di traffico negli inquinamenti dei gas emanati dalle auto, al tempo perso in tali spostamenti e ai costi che tutto ciò comporta.
Il nostro “ Sistema” comporta una cementificazione minima per le strutture essenziali. La nostra agricoltura è sviluppata per la gran parte in apposite serre per la coltivazione intensiva e consente un ampio spazio dedito al verde naturale pur ricavando il necessario per il nostro fabbisogno.
Nella nostra posizione geografica siamo anche avvantaggiati dalla prossimità del mare dal quale ricaviamo grandi riserve alimentari, sopratutto con gli allevamenti di pesci, crostacei, molluschi e alghe commestibili, frutto delle ricerche nei nostri laboratori. Ci garantisce in' oltre un perfetto controllo dei cibi prodotti nelle grandi cucine predisposte in ogni piano con un'ampia scelta dei menù ma controllate e fornite da un unico grande centro culinario con un notevole risparmio di materie alimentari.
Oltre a ciò, dobbiamo dire che la concentrazione in un' unica unità architettonica di abitazioni, locali di lavoro, studi, si è rivelato un fattore estremamente favorevole per lo sviluppo delle qualità sociali degli individui, in uno spirito di cooperazione tra i vari membri della comunità dovuta anche alla eliminazione delle competitività, delle concorrenze.
La maggior parte del tempo libero e ricreativo viene passata nei locali appositi all' interno o nella natura, tra le boscaglie circostanti l'edificio centrale ove sono collocati anche padiglioni adibiti alle attività sportive e artistiche.
Ma anche gli alloggi sono costruiti in modo da poter offrire ai loro abitanti luminosità e viste panoramiche. Mentre i loro interni sono confortevoli o addirittura lussuosi a secondo della classe di appartenenza.
Le stesse mense comuni sono state progettate con la massima attenzione per garantire praticità e comodità. Intensi studi in elettronica ci anno consentito di automatizzare il massimo in ogni sua funzione, dispensando da inutile fatiche e riducendo il personale addetto al minimo indispensabile con un massimo di resa, pur garantendo qualità, praticità e igiene.
Ad ogni posto ai tavoli mensa, vi è esposto un ampio menù del giorno, con i relativi pulsanti per ogni piatto premendo uno dei quali, viene convogliato dalla cucina, davanti al richiedente, i piatti prescelti che si possono rimandare vuoti nello stesso modo
Certo la costruzione di un edificio così complesso ha richiesto notevoli sforzi tenici ed economici.
La riuscita di tale impresa è stata portata a termine principalmente con il sostegno del Governo italiano, consapevole di aver creato nel nostro Sistema, uno dei maggiori centri scientifici di ricerche dal quale trarne in priorità i profitti, ma anche per evitare le eccessive cementificazioni dilaganti in tutto il paese, con danni incalcolabili dell'ambiente. Vi è inoltre il contributo di importanti industriali, per i quali ci siamo impegnati, per un tempo variabile a secondo dell'aiuto ricevuto, ad effettuare esclusive ricerche sui loro prodotti, con l'intento di renderli tecnicamente all'avanguardia.
Sono strutture rivolte ad espandersi essenzialmente nell'area meridionale del paese, per farne la mente creativa senza l'interferenza delle solite corruzioni e mafie.
Per quanto riguarda la stabilità e la sicurezza antisismica dell'intero complesso, abbiamo utilizzato le più avanzate tecnologie nel campo di materiali speciali, leggeri e resistenti. Così come nel settore della geologia e della meccanica per risolvere i problemi connessi alla costruzione della piattaforma sulla quale , è stata eretta la costruzione principale.
D'altronde, pur essendo una novità nel gigantismo architettonico, la nostra è ben poca cosa se paragonata a quelle che ben prima di noi hanno saputo fare certi insetti.OGNI PIANO CORRISPONDE AD UNA FRAZIONE ed è abitato da un migliaio di persone. Ogni Frazione è gestita da un capo-Frazione.CINQUE PIANI SONO UNA ZONA, a capo di essa vi è un capo-Zona col quale si consigliano i cinque capi-Frazione.CINQUANTA PIANI costituiscono una Provincia gestita da un capo-Provincia presso il quale interferiscono i capi-Zona.
I capi-Provincia, a loro volta, sono anche i consiglieri dell'Amministratore col quale si mantengono in stretto contatto per informarlo e consigliarlo sull'andamento del Sistema.
I lavoratori di qualsiasi categoria sono divisi in gruppi di dieci, ogni anno eleggono un loro compagno tra i più meritevoli, il quale ha il compito di dirigerli nel lavoro, di assisterli e intercettare i loro desideri, le loro proposte di miglioramento, le loro idee, le loro mancanze. Ha inoltre il compito di trasmetterle ai delegati che sono anche dirigenti di cinquanta operai.
Gli eletti dei dieci come quelli dei cinquanta, assistono i produttori nelle risoluzioni delle difficoltà connesse alla produzione ed hanno le stesse mansioni quando non sono impegnati per le loro funzioni rappresentative, anche se possiedono una maggior specializzazione.
Per ogni mestiere vi è in' oltre un maestro. Ad esempio, la falegnameria ha un responsabile di tutto ciò che è di sua competenza in quel settore, ed ha il compito di vagliare le ordinazioni di lavoro, controllarne la buona realizzazione e in caso di necessità, dirigere i lavori stessi.
Esso è assistito nella sua funzione dai capi-gruppo.
Se la categoria di un dato lavoro comprende un numero inferiore a cinquanta operai, in tal caso il capo di cinquanta assume la funzione di delegato e quella di capo-reparto.
Ogni anno vengono svolte le elezioni senza particolari formalità, per scegliere i delegati, mentre i rappresentanti di Zona ed i capi-mestiere ossia i “maestri, vengono eletti ogni due anni. L' Amministratore invece, viene eletto ogni tre anni o confermato per i tre successivi se il suo operato ottiene la maggioranza dei voti, ai quali partecipano tutti.
Ho fatto un accenno generale all'organizzazione e aggiungo che questa non ha effetti burocratici o gerarchi, poiché nella comunità nessuno svolge il suo ruolo per diritto o per professione, ma per merito.
Un membro può essere anche Amministratore per elezione, poi può essere rieletto o riprendere la funzione precedente, anche se di minor responsabilità. Ad esso, come del resto a tutti, vanno le ricompense a secondo della volontà e della capacità dimostrata in qualunque professione esercitata. L' essere stato eletto per una funzione amministrativa o dirigenziale non costituisce una professione stabile, ma solo un passaggio dall'una all'altra in cui si pensa possa sfruttare al meglio le sue capacità reali.
Così che non si fanno distinzioni tra le varie funzioni, ad esempio in quella di capo-Zona non vi sono vantaggi diversi di quella di un falegname, il capo-Zona può essere stato eletto perché lo si è ritenuto più intelligente, ma non si può premiare l'intelligenza se poi svolge il suo lavoro con trascuratezza.
Ciò che per noi conta è l'abilità e la volontà dimostrata da ogni membro nello svolgimento della funzione a cui è addetto, cioè, si tende a premiare il maggior apporto che l'uno dà all'insieme più che il grado di una funzione.
Chiunque è in grado comunque di partecipare, con le sue proposte, con le sue critiche, con le sue opinioni al miglioramento e allo sviluppo della collettività, dopo una preparazione scolastica molto approfondita e prolungata ed all'abitudine di partecipare alle varie forme di vita sociale.
Le idee ed i suggerimenti sono sempre ben accolti, sopratutto quando si tratta di apportare miglioramenti all'insieme, fermo restando il divieto assoluto di introdurre forme o regole che nei sistemi tradizionali sono causa di pregiudizi, rivalità e discordie, quali: il possesso privato dei beni, il valore monetario, le religioni, la famiglia, la politica.
Lo sviluppo tecnologico svolto nella nostra comunità, richiede un alto grado di preparazione e di specializzazione per tutti i nostri componenti, nella gestione sociale e nel lavoro produttivo. A questo scopo viene dedicato per la loro formazione e per la loro istruzione una lunga ed accurata preparazione.

DEPURAZIONE - AERAZIONE

Nella Centrale vi sono degli impianti di aerazione che aspirano l'aria esterna filtrata e purificata rispandendola all'interno, riscaldata o rinfrescata a secondo delle necessità. Contemporaneamente viene aspirata dall'interno ed espulsa all'esterno dopo la fase di depurazione. La stessa sorte è riservata all'acqua.
I rifiuti vengono differenziati con cura e trattati per spece: quelli alimentari servono per nutrire gli animali dei nostri allevamenti, gli altri vengono riciclati e lavorati per la riutilizzazione. Solo una minima parte è destinata agli inceneritori, i quali, ci forniscono parte di riscaldamento mentre sono ben filtrate le emanazioni all'esterno.